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Self driving, il futuro dell’auto

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La Redazione

Social networkNessun pedale, nessun freno, nessun sterzo, ma un sistema. Al loro posto, un sistema altamente intelligente che si basa sul software e un numero elevato di sofisticatissimi sensori. L'idea di fondo è quella di una vettura interamente progettata da zero, che se sul piano estetico può sembrare estremamente basilare, ma che come funzionalità rappresenta un approccio che potrà rivoluzionare il modo di concepire la mobilità. Un primo punto importante è quello della sicurezza: i sensori possono per esempio rimuovere i punti ciechi di quanto il guidatore riesce a vedere, percependo la presenza di altri oggetti in movimento fino alla distanza che viene paragonata a quella di "due campi da calcio". La velocità, almeno per questo prototipo, è bloccata a 25 miglia all'ora, circa 40 km/h; del resto lo scopo di questo tipo di autovetture è prima di tutto quello studiare il sistema. I vantaggi e le applicazioni sono considerate potenzialmente di grande portata: si va dalla mobilità per gli anziani, alla possibilità di trovare parcheggio senza continuare a cercare perdendo tempo. Al momento si conta di costruire un centinaio di queste vetture, munite anche di comandi manuali, da far testare verso la fine dell'estate, anche nella speranza che l'esperienza di ricerca attiri ulteriori partner tecnologici disposti a contribuire finanziariamente al progetto.

Self driving, il futuro dell’auto - Ultima modifica: 2014-09-04T20:00:58+02:00 da La Redazione