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Metallo liquido

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La Redazione

downloadNel film Terminator 2, Il giorno del giudizio, del 1991, il “cattivissimo” era un Terminator Serie 1000, androide in grado di cambiare forma in quanto composto da una lega di metallo liquido. Dalla fantascienza alla realtà: ricercatori della RMIT University di Melbourne stanno ottenendo brillanti risultati sperimentali che lasciano intravedere la possibilità reale di passare dall’elettronica allo stato solido a quella liquida dinamicamente riconfigurabile, una sorta di soft circuit systems capaci di agire quasi come cellule viventi, in grado di comunicare autonomamente tra loro formando nuove interconnessioni, liberandosi da collegamenti rigidi. I metalli liquidi, in particolare le leghe di gallio, sembrano molto promettenti per realizzare questo obiettivo: ogni loro singola goccia contiene un nucleo metallico altamente conduttivo oltre a una pellicola superficiale di ossido semiconduttore di spessore atomico, quindi quanto teoricamente serve per realizzare dei circuiti elettronici. Per capire come un metallo liquido possa muoversi in modo autonomo, alcune gocce sono state immerse in acqua; essendo l’acqua un liquido con contenuto ionico, l’operazione ha comportato la rottura della simmetria delle gocce, generando movimenti liberi nelle tre direzioni secondo un fenomeno che i ricercatori non erano inizialmente in grado di comprendere nei suoi principi base. Si è quindi modificata l’acqua aggiungendo componenti acidi, basici e salini, verificando che alterando la chimica dell’acqua le gocce di metallo liquido si muovono e cambiano forma senza che siano necessari stimoli elettrici o meccanici, secondo meccanismi che si possono far risalire al contenuto chimico del fluido circostante. Utilizzando questa scoperta e approfondendo le sperimentazioni, sembra sia stato possibile creare dei  “moving objects” alimentati dal fluido circostante, strutturando una metodologia atta a realizzare un’elettronica basata su metalli liquidi. Nella relazione ufficiale sul loro lavoro, i ricercatori spiegano come le cariche elettriche che si accumulano sulla superficie delle gocce di metallo liquido possono essere manipolate e utilizzate insieme alla pellicola di ossido superficiale, per ottenere circuiti di base funzionanti.

Metallo liquido - Ultima modifica: 2016-09-05T08:00:26+02:00 da La Redazione