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La Redazione

Diventati indispensabili con la proliferazione di beni e merci di ogni categoria settoriale, i barcode oggi vengono usati in tutti gli ambiti commerciali e industriali e consentono di contribuire a migliorare l’efficienza nella gestione produttiva e logistica di un’azienda.

Negli anni del boom economico e della produzione di massa è nata la necessità, in ambito distributivo e commerciale, di identificare i prodotti in maniera rapida e precisa. Questa esigenza ha dato un input importante allo sviluppo e alla diffusione dei codici a barre che ormai da più di mezzo secolo sono diventati uno strumento indispensabile nella gestione produttiva e logistica delle imprese. Si tratta di una sorta di carta d’identità che permette di riconoscere in maniera univoca un bene e di individuarne una serie di caratteristiche. I vantaggi nell’uso dei barcode sono molteplici: oltre a permettere di riconoscere in modo veloce e intelligente le merci, consentono di velocizzare, automatizzare e tracciare  lo spostamento di beni e persone all’interno di uno stabilimento o tra più cicli produttivi, e contribuiscono a migliorare i processi decisionali. Inoltre tra i vari sistemi di identificazione la tecnologia dei codici a barre è una di quelle più economiche. Secondo una recente ricerca condotta da Global Market Insights il mercato delle stampanti di codici a barre è destinato a raggiungere un valore di 3 miliardi di dollari entro il 2024.

Tipologie di codici a barre

Utilizzati in molti settori applicativi, dal comparto automobilistico a quello elettronico, dal food & beverage ai dispositivi medicali ai semiconduttori, i codici a barre consentono di raccogliere dati in modo affidabile e veloce, garantendo la tracciabilità di componenti e prodotti e riducendo al minimo o del tutto gli errori nelle operazioni di assemblaggio. La codificazione delle informazioni è data dalla combinazione di una serie di barre e spazi che vengono letti da uno scanner e successivamente registrati e interpretati. Anche se non esiste uno standard universale di riferimento che stabilisce come deve essere creato un barcode ci sono però dei requisiti di base che devono essere rispettati per rendere questi codici leggibili dalle tecnologie di riconoscimento. Ogni codice a barre è preceduto da uno spazio bianco (quiet zone) che serve a creare una netta separazione tra il codice e ciò che lo circonda. L’inizio del codice (start code) è composto da alcune barre ma i dati sono contenuti in quelle successive che possono essere seguite dalla check digit (cifra di controllo), una somma usata per verificare l’esattezza delle informazioni contenute nel codice. Quest’ultimo si chiude con delle barre che vanno a comporre lo stop code (codice di arresto), seguite da un’altra quiet zone. Nel corso degli anni sono stati sviluppate diverse tipologie di codici a barre, tra i più comuni quelli unidimensionali le cui informazioni sono organizzate in senso orizzontale e correlate alla larghezza di barre e spazi; quelli bidimensionali (codici matrix 2D) sono delle sorte di celle che all’interno hanno delle forme bianche e nere quadrate e rettangolari; quelli postali sono una via di mezzo tra le prime due tipologie e sfruttano soprattutto l’altezza delle barre. Infine i codici a barre lineari stacked sono dei codici a barre lineari posizionati uno sopra l’altro e consentono di raccogliere un maggior numero di informazioni. Oggi lo standard GS1 è il sistema per la codifica a barre dei prodotti più diffuso per identificare unità commerciali, unità logistiche, servizi, luoghi e funzioni in maniera univoca in tutto il mondo.

Obiettivo: 100% di precisione

Le imprese manifatturiere utilizzano dei sistemi di riconoscimento e tracciabilità lungo tutto il loro ciclo produttivo per gestire in maniera flessibile e rapida le varie fasi industriali. L’impiego dei barcode offre una serie di vantaggi: innanzitutto consente di avere dei report accurati. Mentre l’immissione delle informazioni in maniera manuale in un database aziendale può determinare un certo margine di errore, l’adozione di sistemi con i codici a barre integrati nell’architettura informatica dell’impresa consente di raggiungere un elevato livello di precisione portando praticamente a zero il rischio di fare degli errori nella raccolta e archiviazione dei dati. Un altro beneficio è che viene implementata l’efficienza di tutti i processi. Per esempio in un flusso produttivo le operazioni che prima venivano rallentate dalla congestione nel punto di immissione dei dati possono procedere velocemente attraverso l’integrazione dei sistemi di lettura dei barcode con quelli di automazione. Inoltre avendo sotto controllo quello che succede all’interno di un’organizzazione i codici a barre consentono un veloce passaggio dalle azioni fisiche alle transazioni digitali. Avere un quadro accurato, preciso e affidabile è utile per agevolare i processi decisionali e per risparmiare una quantità significativa di tempo e di risorse che possono dedicarsi ad altre attività più produttive. Il magazzino e l’inventario vengono aggiornati in tempo reale e tutti i dati sui prodotti che entrano ed escono possono essere archiviati e sempre disponibili per essere consultati. Si ha così una visione completa delle risorse: non solo di quelle stoccate in magazzino ma anche di tutti gli strumenti disponibili in azienda. Di solito infatti anche sui macchinari, i computer e tutti gli altri dispositivi può essere applicato un codice a barre. A livello di prodotto, il barcode è una sorta di carta d’identità: può contenere i dati sul numero della linea di produzione, la data di realizzazione, i materiali impiegati, e le informazioni sul controllo di qualità. Nel complesso l’adozione di questa tecnologia può risultare produttiva per un’impresa se viene amalgamata con gli altri sistemi aziendali nell’ottica di ridurre il costo del lavoro, di migliorare il servizio ai clienti e l’organizzazione dei flussi con i fornitori, la gestione della logistica e delle scorte, per avere visibilità sulla supply chain e pianificare nel modo migliore l’attività produttiva. Non ultimo la tecnologia dei barcode può collegarsi all’evoluzione che sta avendo il mondo industriale in ottica di Industry 4.0: nella  fabbrica del futuro l’identificazione automatica sarà uno degli step fondamentali all’interno di quei processi di digitalizzazione e automazione che sempre di più coinvolgeranno tutte le aree della manifattura. Rispetto ad altre soluzioni di autoidentificazione, la tecnologia dei codici a barre ha lo svantaggio di poter immagazzinare un numero ridotto di informazioni e di non poter essere riprogrammata.

Mai più senza - Ultima modifica: 2018-05-14T11:41:32+02:00 da La Redazione