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Lenti a contatto intelligenti

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La Redazione

downloadRicercatori della RMIT University di Melbourne e dell’Università di Adelaide, in Australia, hanno creato un dispositivo estensibile in nanoscala che riesce a manipolare la luce, per esempio agendo da filtro per specifici colori, eliminando quindi radiazioni luminose dannose pur restando trasparente, con tutta una serie di proprietà che lo rendono ideale per una futura generazione di lenti a contatto smart. In prospettiva i ricercatori ritengono possibile poter ottenere una lente che possa trasmettere o memorizzare dati biologici vitali o ancora visualizzare informazioni come se fosse un display. La manipolazione della luce si basa su dei microscopici cristalli artificiali con funzione di “risonatori dielettrici”. In effetti l’uso di questo tipo di risonatori non è nuovo, dato che metodi di tipo risonante sono usati per caratterizzare le proprietà di un materiale in una singola frequenza o in un insieme discreto di frequenza. La differenza sta nella scala dimensionale, nel caso dei ricercatori australiani pari a una frazione della lunghezza d’onda della luce visibile o, come altro riferimento dimensionale, 500 volte più sottili di un capello umano. Allo stadio attuale della ricerca, questi risonatori dielettrici funzionano solo con specifici colori, ma stante la loro superficie estensibile, che permette una modifica delle proprietà ottiche cioè il modo con cui la luce interagisce con i cristalli attraversandoli, si ritiene di poterne ampliare il range operativo.

Lenti a contatto intelligenti - Ultima modifica: 2016-04-11T20:00:17+02:00 da La Redazione