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Le minacce degli “algoritmi”

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La Redazione

algoritmoDalla versione online di un noto quotidiano nazionale si è recentemente appreso che le minacce non arrivano solo dal malware, ma anche dagli algoritmi, con esemplificazioni che in alcuni casi sfiorano il ridicolo. Obiettivo era quello di sottoporre all’attenzione del lettore alcune tipologie di lavoratori a rischio algoritmi. Prima tra tutte quella dei cassieri (autostrade e supermarket) dato che l’innovazione tecnologica consente il pagamento dei pedaggi tramite telepass e il conto della spesa con carte di credito e telefonini opportunamente attrezzati. A rischio gli esperti di marketing, dato che i creativi del settore, anche se fortunatamente non tutti, saranno sostituiti da potenti strumenti informatici dedicati all’invio di messaggi a gruppi mirati di consumatori. Che dire poi degli operai? La telerobotica aiuterà il controllo a distanza di macchine ricreando sensazioni tattili che danno l’impressione di operare fisicamente sulla macchina stessa, il che suona quantomeno bizzarro oltre che incomprensibile. Non esenti da rischio gli avvocati, perché molti aspetti della loro professione, a parte le liti, potranno essere automatizzate, ma anche i giornalisti, perché già vi sono algoritmi che permettono alle agenzie di stampa non solo di assemblare articoli e notizie, ma anche di collocarli sui siti di notizie senza interazione umana, e, del resto, viene precisato che “giornalisti robot” già scrivono migliaia di articoli al trimestre per la Associated Press. Che dire?

Le minacce degli “algoritmi” - Ultima modifica: 2015-12-14T08:00:48+01:00 da La Redazione