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Internet of Things: Technology Hub si fa portavoce delle tendenze del prossimo futuro

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La Redazione

Iot-Trend-by-Ericson1Vivere in un mondo interconnesso, che invia e riceve dati, significa cambiare il modo in cui noi lo percepiamo. Ovviamente, non mi riferisco soltanto ad un ambiente dove gli unici oggetti che si connettono alla rete sono gli smartphone, i personal computer e i tablet. Immaginate, semplicemente, un mondo dove tutte le cose sono connesse tra loro, dagli oggetti più grandi a quelli più piccoli. In breve tempo l’Internet of Things prenderà il sopravvento nelle nostre vite e nel mondo del business. La tua azienda è pronta al cambiamento? Technology Hub non intende farti perdere questa occasione.

Il fenomeno che ho descritto nelle precedenti righe è chiamato Internet of Things – spesso abbreviato con l’acronimo “IoT” e traducibile in italiano come “Internet delle Cose”. L’Internet of Things può essere definito come la connettività di oggetti fisici, capaci di collegarsi alla rete grazie a sistemi wireless e in grado di inviare, ricevere, collezionare dati. L’IoT permette di far interagire oggetti, persone, animali, luoghi fisici e molto altro, attraverso uno scambio di dati costante.

Difficile da visualizzare un salto tecnologico di questo tipo? Vi faccio un esempio. Da qualche mese porto al polso un bracciale elettronico. Questo bracciale rileva i miei movimenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fungendo da contapassi; ma questa non è la sua unica funzione. Il mio bracciale fa anche una stima delle calorie bruciate in una giornata, rileva il mio battito cardiaco, interpreta i movimenti che faccio durante il sonno, funge da sveglia intelligente e vibra in caso di notifiche importanti. Tutti i dati che colleziona sul mio fisico e sulle mie abitudini giornaliere vengono inviati ad un’applicazione sul mio smartphone, che mi permette di capire se ho dormito poco, se sto mangiando sano, se avrei dovuto muovermi di più e molto altro. Ma non è tutto: questi dati vengono incrociati con quelli di altre applicazioni, facendomi sapere addirittura se il mio corpo è in carenza di vitamina C. La sensazione è quella di hackerare sè stessi.

Se in passato la concezione di internet era completamente delineata sul fatto che erano le persone a creare dati, quello che sta succedendo oggi stravolgerà completamente il nostro modo di vedere e usare l’internet. Nel prossimo imminente futuro la maggior parte dei dati che troveremo in rete non saranno creati da persone, ma da oggetti. La previsione è che, entro il 2020, 50 miliardi di smart devices saranno connessi a internet, un numero molto maggiore comparato a quello della popolazione mondiale. La crescita di questa tendenza è esponenziale.

L’importante sviluppo dell’IoT comporterterà tutta una serie di evoluzioni nel mondo del business, con un conseguente miglioramento dei servizi offerti ai consumatori. L’IoT toccherà qualsiasi settore, e permetterà di:

  • fabbricare prodotti migliori, tenendo conto dei maggiori dati che si hanno a disposizione sui propri consumatori;
  • agire con nuove campagne di marketing, sempre più specifiche per ogni utente;
  • aumentare il grado di sicurezza con cui avvengono le transazioni;
  • gestire il data storage con modi sempre più legati al cloud;
  • collezionare dati più precisi sui propri clienti;
  • monitorare lo stato di strutture architettoniche e ingegneristiche;
  • monitorare lo stato di crescita e il benessere delle colture agricole;
  • avere dati in tempo reale sullo stato dei pazienti, ottimizzando la gestione dei medicinali e degli interventi nel settore della sanità;
  • rendere i veicoli più intelligenti, aumentandone l’affidabilità e la sicurezza;
  • sapere esattamente quali sono i consumi di energia di un’abitazione e conoscere la purezza dell’acqua fornita;
  • controllare in modo automatico la propria abitazione, come l’apertura o la chiusura delle porte e delle finestre, l’accensione del riscaldamento e delle luci;
  • migliorare la gestione dei trasporti.

 

Se davvero il mercato degli oggetti portatili raddoppierà tra il 2015 e il 2019 – si comprendono personal computer, smartphone, tablet, automobili connesse, wearables, ecc – i professionisti e le aziende si ritroveranno a dover trattare con dei Big Data molto più complessi rispetto quelli di cui si è parlato negli ultimi anni. Cambieranno le customer relations, i business model e i metodi di trasferimento dati dovranno essere ulteriormente ottimizzati.

Entro il 2020 ci si aspetta che tutte le aziende leader nel proprio settore saranno completamente entrate nell’ottica di dare grande valore ai propri dati. Essenzialmente, chi opera nel mondo del business si ritroverà a fare due nuove attività: collezionare dati e vendere dati.

Per quanto il mondo dell’IoT sia partito con tantissimi elementi positivi, non bisogna però scordarsi dei rischi e delle responsabilità a cui si va incontro. I temi della sicurezza e della privacy saranno più centrali che mai, sia per i consumatori che per le aziende stesse.

Quindi, per far sì che l’IoT diventi davvero un fenomeno di massa, è necessario lavorare su tre punti critici:

  1. l’alfabetizzazione informatica, che, per certi versi, sembra non essere un problema così grande. L’inevitabile cambio generazionale favorirà l’aumento di persone in grado di gestire senza problemi sistemi informatici complessi, incrementado il mercato dell’elettronica di consumo;
  2. è necessario migliorare le capacità delle reti e delle infrastrutture. Le reti dovranno accogliere maggiori quantità di dati in minor tempo e garantire alti standard disicurezza, in quanto dati che verranno condivisi dai consumatori saranno sempre più confidenziali e i dati collezionati dalle aziende avranno sempre maggior valore;
  3. il terzo punto riguarda i protocolli di comunicazione. Al giorno d’oggi utilizziamo protocolli diversi – 3G, LTE, Wi-Fi, Bluetooth, Nfc e molti altri – su dispositivi diversi. Riuscire a ridurre tutti questi sistemi di trasferimento dati agevolerebbe notevolmente il percorso verso un mondo sempre più connesso.

Tutte queste tematiche non rappresentano altro che il percorso che la tecnologia dovrà fare nei prossimi anni. Sicurezza, infrastrutture, big data, wearables, domotica, automazione, trasporti, healthcare, elettronica di consumo ed energia sono solo alcuni dei settori soggetti, proprio in questo momento, al grande cambiamento dell’Internet of Things.

Droni, robot, stampanti 3D, additive manufacturing, materiali innovativi, elettronica e Internet of Things: tutte queste tecnologie permetteranno alle aziende più visionarie di fare un passo nel futuro prima della concorrenza. Questo e molto altro sarà in mostra a Technology Hub, l’evento per le tecnologie emergenti, dal 7 al 9 giugno 2016 presso Fiera Milano City.

Se tu o la tua azienda state cercando dei partner o dei consulenti per fare il salto nell’IoT, Technology Hub sarà l’evento da visitare.

Internet of Things: Technology Hub si fa portavoce delle tendenze del prossimo futuro - Ultima modifica: 2016-02-24T12:15:11+01:00 da La Redazione