Una recente ricerca evidenzia che nel 2017 saranno venduti nel mondo più di 310 milioni di dispositivi indossabili, con una crescita del 16,7% rispetto al 2016, e un fatturato di 30,5 miliardi di dollari, di cui quasi 10 attribuibili ai soli smartwatch (41,5 milioni di unità vendute). Quest’ultima categoria di dispositivi si ritiene possa avere da qui al 2021 il maggior potenziale commerciale, con prospettive di raggiungere i 17,5 miliardi di dollari, valore corrispondente a cira 80 milioni di unità, quindi un raddoppio rispetto al 2017, considerando i prezzi sostanzialmente stabili. Le tipologie di smartwatch sono praticamente quattro; per i prodotti cosiddetti standard, cioè gli smartwatch veri e propri, Apple detiene la maggior quota di mercato, che era pari a quasi un terzo del globale nel 2016, percentuale che però probabilmente scenderà a un quarto nel 2021 per la crescente presenza di altre produttori quali Asus, Huawei, LG, Samsung e Sony. Altra tipologia emergente è quella dei “kid smartwatch”, che rappresenterà il 30% della vendite entro i prossimi 4 anni: come dice il nome, si tratta di dispositivi che hanno come target bambini e adolescenti. Da considerare poi i dispositivi “fashion e luxury”, che saranno proposti dai brand più famosi del mondo degli orologi e che conteranno per il 25% del mercato, e anche i dispositivi “white label”, offerti da brand del tutto nuovi o da startup, per i quali si prevede uno share di mercato non superiore al 5%.
