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Allarme sulla proprietà intellettuale

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La Redazione

Cyber SecurityAl recente Summit di Roma, Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) ha lanciato un allarme: le PMI italiane stanno subendo una significativa emorragia di proprietà intellettuali, spesso senza nemmeno accorgersene, a favore di governi e soggetti economici diversi, e questo a seguito dei continui attacchi informatici, mirati sia a usare le risorse delle aziende per finalità fraudolente che a sottrarre proprietà intellettuali per finalità di spionaggio industriale. In base ai dati raccolti e analizzati da Clusit nel primo semestre 2014, il fenomeno del "cyber espionage" è in forte crescita, e colpisce indifferentemente società di servizi e consulenza, studi professionali, GDO, Luxury & Fashion, aziende tecnologiche, utilities, infrastrutture critiche e industrie di ogni settore. Uno dei problemi più gravi in questo momento è la durata della “finestra di compromissione”, ovvero del tempo che trascorre tra l’attacco e la sua scoperta (attualmente in Italia è in media di 230 giorni). Per quanto riguarda i costi sostenuti a seguito di un attacco, per l’Italia non esistono ancora statistiche: come esempio, in Inghilterra, nel 2013, il 93% delle grandi imprese e l’87% delle PMI hanno denunciato almeno una violazione della sicurezza informatica, con perdite medie stimate, rispettivamente, in 1,4 milioni e 100.000 dollari. Nel 2012 uno studio pubblicato da Clusit aveva stimato che in Italia le perdite dirette fossero pari a poco meno di 1 miliardo di euro, e quasi 9 miliardi quelle indirette. Facendo una semplice proporzione tra i costi dell’insicurezza misurati a livello globale nel 2013 e le dimensioni dell’economia italiana, si può stimare per difetto che il nostro Paese abbia perso, nel 2013, circa 15 miliardi di euro a causa di danni diretti e indiretti provocati da attacchi informatici, senza considerare il valore della proprietà intellettuale sottratta alle aziende, difficilmente stimabile.

Allarme sulla proprietà intellettuale - Ultima modifica: 2014-07-11T20:00:31+02:00 da La Redazione